Azienda agricola Alfiero Boffa
Da quelle ricerche la prima decisione che Alfiero prende è quella di separare le sue uve di Barbera che provengono dalle vigne di vecchio impianto, da quelle più recenti.
Nascono in questo modo i quattro crus di Barbera d’Asti Superiore, ai quali vengono attribuiti i vecchi nomi delle rispettive vigne: Cua Longa, More, Muntrivè e La Riva. Le disuguali componenti chimico-fisiche del terreno hanno fatto emergere delle sensibili differenze sensoriali rendendo ogni Cru diverso ed unico.
Dopo aver valutato le potenzialità qualitative dei vigneti, il secondo importante passo Alfiero lo compie in cantina. Dalle selezioni prescelte attinge percentuali, variabili ad ogni vendemmia, e crea due altri nuovi vini, due cuvées che si affineranno anche in diverso tipo di legno. Questi vini si chiamano Collina della Vedova, cuvèe delle quattro vecchie vigne e quindi 100% di uve di barbera e Velo di Maya cuvèe di barbera ed altre uve autoctone locali.
L’intenzione è quella di proporre le due scuole di fare Barbera.
I quattro Crus mantengono i criteri tradizionali per quanto riguarda la vinificazione e l’ulteriore affinamento. Si tratta di Barbere che nascono nella vigna, la cui tipicità viene rispettata e mantenuta la più integra possibile. Questo modo si può definire come “vecchia scuola”.
Le cuvées vengono create in cantina secondo il pensiero e l’ambizione del produttore, vale a dire la “nuova scuola” di fare Barbera.
Con l’uva dei vigneti più giovani e quindi più produttivi si produce una Barbera più fresca, fruttata, con una bevibilità più pronta e più facile per ogni occasione, che si distingue con il nome di Storica.
Nel 1995 viene a mancare il padre Nello Boffa. Alfiero dedica a lui una terza cuvèe che la chiama Testimonium. A testimonianza del lavoro di suo padre ed in sua memoria vinifica ed affina questa Barbera con lo stesso identico procedimento che suo padre eseguiva.
L’Azienda agricola è formata da 25 ettari di vigneti situati nei comuni di San Marzano Oliveto, Moasca e Nizza Monferrato.
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Alcuni numeri dell’azienda!
Rassegna stampa
Alfiero Boffa “è impegnato da anni in un recupero di vecchi vigneti di Barbera nelle più interessanti esposizioni dell’Astigiano. Con l’etichetta Vigne Uniche hanno ripreso vita così una serie di veri e propri cru che rischiavano altrimenti l’estinzione, visto che la consuetudine era di mischiare queste uve di alto valore organolettico con altre di qualità inferiore per ottenere delle Barbere complessivamente accettabili.” (Di Lello,Viaggio nel nuovo vino italiano)
“Alfiero Boffa ha fatto della Barbera una sorta di piacevole ossessione. […] cura i suoi vigneti come fossero giardini. […] Da anni porta avanti, con la linea Vigne Uniche, un discorso di salvaguardia e valorizzazione di vecchi impianti ad alta vocazione, vinificati e imbottigliati singolarmente in partite di alcune migliaia di pezzi. Una politica seria, oltre che meritoria, di cui abbiamo avuto modo di constatare i lusinghieri risultati. […] La prima qualità di questa azienda risiede nell’affidabilità qualitativa ben distribuita su tutta la produzione.” (Vini d’Italia del Gambero Rosso)
“Alfiero Boffa di San Marzano Oliveto produce una meravigliosa gamma di vini da vigneti vecchi e anche delle cuvées.” (Brook, Decanter)
“il promotore nella preparazione della sottozona Nizza.” (Årosin Madsen, Smag & Behag)
“Piccola azienda che produce una Barbera d’Asti eccellente. Soprattutto vini da singolo vigneto (More, Muntrivè, Cua Longa) e cuvée Collina della Vedova.” (Johnson, Il libro dei vini)
“I suoi quattro crus di Barbera dimostrano che esistono dei terroirs eccezionali tra Nizza Monferrato e Costigliole d’Asti.” (Dominé, Wine)
“A metà degli anni Ottanta prese le redini della cantina paterna e cominciò a produrre vini provenienti da singoli vigneti, dando così un contributo fondamentale per il rilancio del grande vitigno astigiano. […] Numerose sono le etichette, provenienti dai vari vigneti di proprietà, al fine di esaltare la diversità di un territorio multiforme, a tratti calcareo, sabbioso o argilloso, dalle potenzialità indubbie ma tuttora solo in parte espresse. In quest’ottica il contributo di Alfiero Boffa è estremamente prezioso. […] tratta le colline astigiane come fossero cru borgognoni. […] La scelta di vinificare la Barbera per cru […] è stato un atto pionieristico, anche sotto l’aspetto dell’immagine e del marketing. Una scelta premiante e giustificata dalla diversità dei terroir aziendali, che emerge con la permanenza in bottiglia dei vini, non filtrati e non invasi dai legni: evidente il desiderio di non perdere nulla in singolarità.” (Duemilavini)
“L’azienda condotta con bravura e serietà da Alfiero Boffa è un punto di riferimento per gli appassionati della tipologia Barbera d’Asti, capace di esprimere vini alta qualità e dalle infinite sfumature. La piacevolezza del timbro fruttato varietale, l’energia e la ricchezza che si possono ottenere in vigna (attraverso basse rese), la complessità che si può sviluppare con l’affinamento, costituiscono elementi in grado di fare della Barbera un grande vino. L’ampia gamma di etichette a base barbera che i Boffa propongono costituisce un esempio di quanto detto: con la linea denominata Vigne Uniche si è scelto il criterio di vinificare i cru separatamente, dando modo a ciascuna microzona di esprimere le proprie caratteristiche e regalandoci così un ventaglio di piccoli gioielli.” (Vini d’Italia del Gambero Rosso)
“In un’epoca in cui, nel mondo del vino, si sente sempre più spesso sottolineare l’importanza dei vini di terroir e ribadire come il singolo cru, quindi l’espressione del singolo appezzamento, rappresenti veramente l’essenza di un vino di qualità, l’azienda condotta da Alfiero Boffa costituisce un archetipo assolutamente singolare e interessante.” (Vini d’Italia del Gambero Rosso)
“Alfiero Boffa è un unicum, e non solo nell’Astigiano: quanti, in Italia, possono proporre una tale sequenza di vini da singola vigna e singolo vitigno (Barbera), capaci di mantenere (no, sviluppare) nel tempo la propria peculiare identità? Siamo a San Marzano Oliveto, ma par d’essere in Côte-de-Nuits.” (Duemilavini)
“Siamo a San Marzano Oliveto, a poche colline di distanza da quella vigna che mi ha visto arrancare bambino. Discorrendo con il mio anfitrione constato che, nella crescita della sapienza necessaria a fare il vino, non sono trascorsi cinquant’anni ma anni luce. Alfiero Boffa, titolare dell’Azienda Vinicola Vigne Uniche, è una bella figura di imprenditore che unisce passione e competenza. Spendiamo parte della mattina a vendemmiare in un vigneto storico, così chiamato per l’età delle viti che danno meno uva ma più pregiata. Rientrati in azienda, sulla statale per Canelli, abbiamo officiato un’indimenticabile verticale di Barbera. Alfiero ha stappato per noi bottiglie di annate mitiche, raccontando la storia e l’evoluzione della sua azienda, mentre versava il prezioso liquido nelle caraffe e lo ossigenava prima di servircelo nei bicchieri panciuti il giusto. Alla fine il tavolo era interamente coperto di bicchieri.” (Gambarotta, Scrittori in vendemmia)