Prima etichetta 2001
Le parole del produttore
Nel 1995 eseguo l’impianto di Pinot nero nella vigna Le Crôte di San Marzano Oliveto, a seguito dell’estirpo di una precedente vigna di Barbera. Ho preso questa decisione per una considerazione pratica e necessaria. L’esposizione a Nord-Ovest non è adatta a produrre barbera di alta qualità. In quegli anni e già sin dai primi anni Ottanta ho iniziato una rigida selezione nei miei vigneti al fine di ottenere la migliore qualità possibile delle uve destinate ai Crus ed alle Cuvèe di Barbera d’Asti Superiore che attualmente produco.
Per questa ragione ho deciso di togliere le viti di barbera ed impiantare quelle di pinot nero che, a mio parere, trovano in questa esposizione non particolarmente soleggiata il loro “terroir” ideale.
L’impianto viene seguito, sin dalla scelta dei dieci diversi cloni, dall’Istituto Sperimentale per la Viticultura di Asti, che cura tutte le fasi di preparazione del terreno, dell’impianto e del successivo sviluppo, sino al quinto anno di vita del vigneto.
La cuvèe di questo spumante viene elaborata con il tradizionale metodo della rifermentazione in bottiglia. Dall’imbottigliamento e successiva lenta presa di spuma, alla sboccatura, le bottiglie trascorrono mediamente 36 mesi coricate, permettendo il massimo contatto dei lieviti con il vino.
Dopo la sboccatura, che viene fatta ancora magistralmente “à la volèe” , le bottiglie stagionano con il tappo a fungo per un altro anno prima di essere messe al consumo.
Nel calice lo spumante si presenta di colore paglierino chiaro, con un finissimo perlage. Al bouquet spicca il giacinto misto a fiori bianchi, ben sorretti dal caratteristico profumo di crosta di pane. Al palato si stemperano con perfetto equilibrio la morbidezza, la discreta acidità ed un piacevole amarognolo di gheriglio di pesca bianca.